Tipologie
Cavolo cappuccio
Lavorazioni
Sfuso in cassetta
Bernardi
Periodi di disponibilità
Conservazione
Il cavolo cappuccio può essere conservato tranquillamente in frigorifero avendo cura di riporlo all’interno di appositi sacchetti alimentari microforati per eliminare ogni possibile traccia di umidità residua e prolungarne così la freschezza.
Per conservarlo in freezer, dopo averlo precedentemente lavato, è opportuno precuocerlo a vapore per circa tre minuti. Successivamente farlo raffreddare in acqua e ghiaccio per fissarne il punto di cottura, scolarlo, asciugarlo e lasciarlo raffreddare completamente prima di congelarlo all’interno di appositi sacchetti alimentari.
Curiosità
Gli antichi romani lodavano talmente tanto il cavolo cappuccio da arrivare a definirlo “il centro di tutte le virtù e dei sapori delle erbe”. Questo prodotto della famiglia delle brassicacee gode di una fama straordinaria, non solo come alimento adatto a tutte le stagioni (sia crudo che cotto), ma anche come rimedio ad una molteplicità di affezioni tra le quali l’impotenza ma anche l’ubriachezza.
Catone il censore fu un grande estimatore e consumatore del cavolo cappuccio considerandolo “il segno tangibile della bontà e dei rimedi naturali della tradizione contro le pericolose manipolazioni della medicina greca”.
Sagre
Tra le manifestazioni di maggiore interesse ricordiamo “La festa del Cappuccio di Vingo” a Vodo di Cadore in provincia di Belluno che si tiene circa a metà ottobre.
Tre giorni dedicati a questo prodotto tipico locale con conferenze, visite guidate e degustazioni a tema dove poter assaggiare moltissime e gustose preparazioni nei due punti di ristoro allestiti per l’occasione.