Tipologie

Porri

Lavorazioni

Sfusi, vaschetta flopack

Periodi di disponibilità

GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC

Conservazione

Dopo aver tolto la parte più dura delle foglie, averlo lavato e asciugato, il porro può essere conservato in frigorifero e durare qualche giorno. Se viene tagliato, invece, andrà consumato subito. Se raccolto in autunno può essere conservato, durante l’inverno, tenendolo al riparo dal freddo in un ambiente buio e chiuso, o legato a mazzi e coperto con uno strato di sabbia sotto terra. Se non c’è disponibilità di spazi aperti, andrà benissimo anche un contenitore chiuso e non trasparente, da tenere sul balcone di casa, in modo da evitare di esporre il porro a luce o calore.

Curiosità

Un amico per l’intestino
Il porro è noto anche perché favorisce la regolarità intestinale: il suo fusto è infatti ricco di fibre, nella parte verde (un po’ più dure) e nella parte bianca (più delicate e adatte al consumo da parte di tutti). Queste fibre favoriscono il transito intestinale in modo delicato e sono quindi indicate anche per organismi più sensibili, come quelli dei bambini. Il porro si può assumere anche sotto forma di decotto: lavando e pestando nel latte 30g di radici di porro si otterrà un buon vermifugo.

Nerone il porrofago
L’imperatore romano Nerone ne andava ghiotto e li utilizzava per schiarirsi la voce: fu infatti denominato “il porrofago”.

Sagre

Non mancano gli appuntamenti enogastronomici dedicati ai porri; ve ne segnaliamo due molto grossi, entrambi in provinca di Cuneo: la Fiera del Porro di Cervere e la Fiera Napoleonica del Porro di Narzole.